Il fil rouge…quasi fosse il filo di Arianna che guidò Teseo attraverso il labirinto di Creta, ci conduce, tappa dopo tappa, in un viaggio nello spazio e nel tempo alla scoperta della civiltà egizia.
I misteriosi Segni svelati, la scrittura geroglifica finalmente decifrata, ci permettono di riscoprire l’Egitto e la sua straordinaria civiltà legata al Nilo, Il fiume della vita. Una civiltà formata in tempi antichissimi, quando sono già definite oltre alla religione solare, l’Energia immortale da cui si origina un pantheon affollatissimo, lo statuto politico e religioso del faraone, che di quella energia è tramite e garanzia di continuità.
Unificate Le due corone e raggiunta l’unità politica del regno, il potere centrale si basa su un’articolata burocrazia, che In nome del dio vivente amministra e controlla una società complessa e non sempre disciplinata: L’azienda Egitto. Una civiltà che sin dalle origini si basa su un sapere raffinato, come dimostra non solo la scienza medica sviluppatissima, tanto che i medici egizi possono essere a buon diritto definiti Custodi della vita, o le discipline, come la matematica, l’astronomia, la geografia basate sul Linguaggio dei numeri, ma anche la cultura materiale e l’artigianato che escono da Le mani operose di una classe subalterna ma cosciente e orgogliosa del proprio ruolo.
Una civiltà posta Sotto il segno dello scarabeo, che manifesta una tensione permanente per l’eternità, oltre a un alto livello filosofico, come dimostrano la concezione della vita oltre la morte e l’importanza accordata al clero Custode dei riti, malgrado che anche in campo religioso si manifestino segni d’inquietudine quando Akhenaton esprime con forza il suo concetto filosofico e religioso: Un solo re, un solo dio.
La tensione all’eternità si riflette anche nell’architettura e nell’arte, sin dalla costruzione delle Piramidi, Sentinelle dell’eternità: sorgono templi insigni, vere Foreste di pietra, dove l’arte pittorica e plastica si esprime in opere di grande bellezza realizzate da artisti dall’Ingegno sublime.
I re, divinità in terra, si fanno costruire splendide tombe, le eterne Dimore dello spirito, dopo aver esaltato la propria gloria nella grandezza delle città imperiali. Fra questi sovrani spiccano Sesostri III, Il Protettore, e Tutmosi III, Il Conquistatore, che estendono l’impero egizio sino a terre lontane, assicurandone il dominio sulle ricchezze della Nubia, ma il faraone più grande e più noto è senza dubbio Ramses II, Il Costruttore, coraggioso combattente e protagonista della decisiva battaglia di Kadesh.
Un destino, quello dellΓÇÖEgitto, nato sotto il segno del Nilo, segnato dal suo ruolo di crocevia Fra tre continenti esposto alle invasioni come agli influssi stranieri, sino alla conquista assira, persiana, macedone e romana.